edoardo ballanti psicologo senigallia

Contatto fisico in Psicologia: scopi e benefici

Contatto e creazione dell’immagine corporea

Il contatto fisico viene usato in psicologia somatica poiché è mediatore di diversi effetti benefici per l’organismo e per la persona. Migliora le capacità propriocettive e interocettive, portando a una definizione dello schema corporeo e alla creazione di confini sani. La consapevolezza del proprio corpo è migliorata attraverso la stimolazione dei meccanocettori fasciali, che attivano la via spino-talamo-corticale, portando a un maggior contatto con le emozioni e con i sentimenti viscerali. È importante comprendere questa doppia via di comunicazione tra cambiamenti tissutali e sensazioni intero e propriocettive, per poterla utilizzare in terapia. Spesso i pazienti riportano sensazioni riguardanti la percezione del loro corpo, come calore, leggerezza, pesantezza, un aumento nella sensazione di spazio interno, una sensazione di maggiore fluidità, ecc.

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scaleni

Il tocco come forma primaria di relazione

Il perché dell’uso del tocco nella psicologia somatica e nelle psicoterapie corporee

Prima della nascita della psicoanalisi e della psichiatria, il massaggio era compreso tra i metodi di trattamento e cura per chi soffriva di condizioni nervose, e indicato spesso come trattamento da parte dei medici. È in questo tipo di contesto che Freud sviluppa il metodo della psicoanalisi. Sebbene la psicoanalisi sia nota per non toccare i pazienti, ci sono delle eccezioni degne di nota, ed è significativo che, nonostante la credenza diffusa (la regola della neutralità e il divieto di contatto tra analista e analizzato) risulti che lo stesso Freud, e con lui anche Groddeck, ricorressero all’utilizzo del massaggio con alcuni pazienti.

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calatonia

Calatonia e Tecniche di Contatto Sottile

La Calatonia, come la tecnica Points & Positions dell’Analisi Funzionale, con cui condivide alcuni aspetti che tratteremo in seguito, appartiene a una serie di tecniche denominate di tocco leggero. Il termine deriva dal greco Khalaó e significa un tono allentato e rilassato, non solo a livello muscolare ma anche a diversi livelli dell’esperienza umana. Fu coniato da Pethö Sándor psicologo e medico Ungherese, sulla base della sua esperienza durante la seconda guerra mondiale. Come rifugiato dall’Ungheria, Sándor lavorava in un ospedale della croce rossa trattando casi post-operatori di amputazioni, sindromi da arto fantasma, crolli nervosi, depressioni e reazioni compulsive. Nel tentativo di utilizzare il training autogeno con questi pazienti, si rese conto che a causa della grave depressione e del trauma, la maggior parte dei pazienti non raggiungeva il livello necessario di concentrazione, o non voleva cooperare.

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psicoterapia corporea reichiana

Concetti Funzionali Energetici di Reich

Tutto Ciò Che Avresti Sempre Voluto Sapere Sui Concetti Energetici Di Reich Ma Non Hai Mai Osato Chiedere

WILL DAVIS

(Il presente articolo è una traduzione dall’inglese di un manoscritto dello stesso Will Davis)

INTRODUZIONE

  Iniziamo dai problemi. In primo luogo Reich ha chiamato il proprio modello della forza creativa, energia orgonica cosmica. Il problema è che l’energia orgonica non segue le leggi di ciò che la fisica chiama energia e, di conseguenza, non può essere considerata un’energia in senso scientifico. Ciò che capisco da Reich è che l’energia orgonica cosmica è un precursore, un substrato, da cui le classiche energie meccaniche della fisica emergono: calore, luce, suono, magnetismo, elettricità. Sono una trasformazione manifesta dell’energia cosmica dell’orgone. Lo stesso è vero per la forza vitale che ha le sue radici nel funzionamento non manifesto dell’energia cosmica dell’orgone. Tutte le energie meccaniche e fisiche sono presenti nei nostri corpi e giocano un ruolo importante nell’informare e formare noi stessi. Questo tema diverrà più chiaro man mano che spiegheremo il funzionamento dell’orgone. Ne faccio cenno ora poiché Reich e altri, incluso me stesso, scambiano di volta in volta l’energia orgonica cosmica, l’orgone, l’energia dell’orgone, la bioenergia, la forza vitale e le energie.

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sintomi somatici di ansia e panico

Il Ruolo dell’Empatia nell’Analisi del Carattere

 

Il lavoro del Reich della prima fase, quella di “Analisi del Carattere”, può essere visto come il prototipo degli approcci confrontativi e attivi nell’analisi delle difese e delle resistenze. Tali approcci sono considerati mancanti di empatia poiché sollecitano la vulnerabilità narcisistica dei pazienti. Kohut si è schierato a sfavore di quello che chiamava il modello della penetrazione dell’inconscio per mezzo del superamento delle resistenze, presentando a sua volta una visione della resistenza come “ valida mossa per mettere in salvo il Sé, per quanto debole e difensiva, contro la distruzione e l’invasione”.

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linguaggio corpo bioenergetica

Il Corpo e il suo Linguaggio

 

Mi piace immaginare il corpo come un paesaggio. Esso manifesta ciò che riguarda la sua storia emozionale e i sentimenti profondi che hanno strutturato il carattere e la personalità. Le posizioni, le proporzioni, il tono, il colore della pelle, il modo di muoversi, le tensioni e la vitalità, rivelano la persona e testimoniano il nostro incedere nella vita e attraverso lo spazio.

Spesso riusciamo a immaginarci il modo di vivere di una persona semplicemente osservando il suo modo di camminare: spalle reclinate, testa curva, torace incavato o espanso, andatura lenta o frenetica, riflettono i sentimenti sottostanti.

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La distorsione della forza vitale

 

Quello che come esseri umani desideriamo maggiormente in uno stato di salute è di sentirci vivi. Il sentimento di essere pienamente vivi si associa alla sensazione di connessione autentica con il nucleo profondo della nostra vitalità, l’Endo-Sè, il nucleo non danneggiato, il “volto originario prima della nascita”.

 

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La Fascia come organo di senso

fascia tessuto connettivo

Ormai è riconosciuto il fatto che la rete fasciale di  tessuto connettivo è uno dei nostri più ricchi organi sensoriali, se comparata all’innervazione del corrispettivo tessuto muscolare, la parte fasciale è innervata di un numero sei volte maggiore di nervi sensoriali. Per il rapporto sensoriale con il nostro proprio organismo – propriocezione, nocicezione e interocezione viscerale – la fascia rappresenta il principale organo percettivo.

 

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Il Tao nella relazione di aiuto

non interferenza, fare non fare, wei wu wei

Una delle categorie fondamentali del pensiero taoista è quella della spontaneità (tzu-jan), con la quale si intende uno stato di naturalezza, nella quale ciascuno esprime ciò che è di per sé. L’invito è dunque quello di tornare alla spontaneità. In questa convinzione è racchiusa anche l’idea della perfezione individuale (te), normalmente tradotta come virtù, ma che in realtà esprime l’idea secondo cui ogni creatura è già perfetta così come è, possedendo già in sé quel bagaglio di doti che gli permettono di realizzare le proprie inclinazioni, e di sbrogliarsela in qualunque situazione.

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Il Tessuto Connettivo

Il tessuto connettivo fa da supporto ai muscoli attraverso la creazione di fibre all’interno del muscolo stesso. Lunghi fasci di fibre di tessuto connettivo, intrecciati nella massa dei muscoli, si legano insieme alle estremità dei muscoli e iniziano a formare i tendini. Questi tendini si estendono fuori dalla massa muscolare e si attaccano (insieme al muscolo) all’osso, mantenendo il muscolo al suo posto. Quando un muscolo va sotto stress, a un livello maggiore di quanto possa sopportare, si appoggia al tessuto connettivo che ha incorporato per essere sostenuto.

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